Il delirio è un problema importante per le persone anziane in ambienti di assistenza, che richiede un approccio multidisciplinare che comprenda interventi complessi e non farmacologici. Gli ergoterapisti fanno parte dei team riabilitativi e come tali hanno un ruolo importante nella prevenzione e cura del delirio.
Delirium e qualità di vita
Tutti i pazienti sono a rischio di delirium, sebbene quelli con maggiore vulnerabilità, come l’età avanzata, l’esposizione ad altri fattori di stress come le infezioni e l’assunzione di alcuni farmaci, siano a rischio più elevato.
I sintomi hanno un esordio acuto con andamento fluttuante e riguardano delle problematiche a livello di coscienza, pensiero disorganizzato, deficit attentivi e di consapevolezza. Esso ha varie implicazioni prognostiche, tra cui il peggioramento dello stato cognitivo e funzionale, l’aumento del carico dei pazienti e dei loro caregiver, e conseguentemente una minor qualità di vita. Inoltre è rilevante per la sua incidenza, che varia da un 10% in medicina generale sino all’85% nelle cure intense; il delirium si manifesta anche in contesti post-acuti, con una prevalenza dall’1,4% al 70,3%.
Nonostante ciò, la sindrome rimane sottostimata, poco studiata e scarsamente riconosciuta nella pratica quotidiana, con il 50% dei casi persi o con diagnosi errate. Pertanto, vi è una crescente necessità di interventi efficaci che affrontino il funzionamento cognitivo, fisico e psicologico.
Ergoterapia e Delirium
Gli ergoterapisti comprendono e analizzano la complessità dell’essere umano; si concentrano sull’attività e sull’occupazione significativa, utilizzando un approccio sistematico all’analisi dei problemi di performance occupazionale.
Gli interventi proposti in letteratura da parte di ergoterapisti su questa popolazione di persone riguardano:
– La stimolazione cognitiva basata sull’occupazione
– Le modifiche ambientali
– Interventi sul ciclo sonno-veglia
– Svolgimento di BADL e IADL
– La fornitura tramite consulenza di ausili visivi e acustici
– Coinvolgimento e formazione dei caregiver
Conclusioni
L’ergoterapia è stata fondata sulla comprensione che l’impegno nelle occupazioni è terapeutico. Le evidenze hanno sottolineato che gli ergoterapisti dovrebbero utilizzare la loro comprensione dell’occupazione per consentire la prestazione e l’impegno occupazionale e influenzare la salute e il benessere della persona. Impegno alterato o limitato per via di menomazioni fisiche o cognitive possono avere un impatto significativo e duraturo sulla salute e la soddisfazione riguardo la propria vita. L’impegno in occupazioni riguarda una relazione complessa tra la persona, l’ambiente e l’occupazione e le possibilità di performance della persona. Considerando l’interconnessione tra questi elementi, l’ergoterapista ha le competenze per graduare l’attività, utilizzando un approccio centrato sulla persona, e consentire una migliore stimolazione delle abilità.