L’integrazione sensoriale è quel processo neurobiologico che organizza le sensazioni provenienti dal proprio corpo e dall’ambiente, rendendo così possibile l’utilizzo efficace del proprio corpo nell’ambiente.
Come funziona il nostro SNC (sistema nervoso centrale)
Il nostro sistema nervoso centrale processa efficacemente l’informazione sensoriale rispondendo in maniera adeguata ed automatica da rendere così possibile l’utilizzo efficace del corpo nell’ambiente. Il modo in cui percepiamo gli stimoli interni ed esterni influenza l’apprendimento, lo sviluppo socio-emotivo ed i processi neurofisiologi quali la performance motoria, l’attenzione e l’arousal. (eccitabilità). L’abilità del SNC di organizzare le sensazioni in entrata e creare risposte calibrate ed adeguate contribuisce alla nostra abilità di autoregolazione, di gestione comportamentale ed emozionale. Per ottenere ciò si deve necessariamente rimanere nella banda ottimale di apprendimento in cui il bambino impara a discriminare gli stimoli importanti da quelli superflui utilizzandoli al meglio nei diversi ambienti e nelle diverse sfide quotidiane. Questo processo fa sì che il bambino sia parte attiva dell’apprendimento e che sia interessato alle nuove sfide proposte dal mondo.
I prerequisiti di una corretta IS
1. Sistemi sensoriali funzionanti
2. “Drive” interno
3. Interazione corpo-ambiente-dirve (nutrimento per i sensi)
4. Processo di auto-attuazione
I sistemi sensoriali sono 7 ed il SNC li organizza e li interpreta per creare un comportamento adattativo alle richieste percepite.
Interni: Tatto, Consapevolezza corporea (propriocezione), Senso dell’equilibrio (percezione vestibolare)
Esterni: Vista, Udito, Olfatto e Gusto
Questi sensi devono essere ben integrati assieme per essere utilizzati in ogni sfida quotidiana siccome ogni bambino è spinto dal proprio “drive” interno verso attività sempre più complesse ed arricchite di esperienza. Per tale motivo il corpo che agisce in un ambiente spinto da un drive interno da nutrimento ai sette sensi creando nel bambino la voglia di agire/fare e diventare così partecipe nelle sfide quotidiane sempre più difficili implementando la consapevolezza di sé. In questo modo, rendendo il bambino motivato ed abile in ogni nuova attività sarà lui stesso a voler provare nuove sfide agendo, sbagliando e riprovando.